Titania

L'involucro luminoso funziona da gabbia per la sorgente di luce, azzerando però ogni fenomeno di abbagliamento.
Lo scheletro della lampada è costruito da un sistema di centine di alluminio organizzate in sequenza. La struttura di lamelle funziona contamporaneamente da schermo anabbagliante, da riflettore della sorgente di luce centrale e da dissipatore del calore. Le lamelle, diverse per dimensione, sono ritagliate da un'unica lastra di alluminio: nella fase di studio, per la realizzazione dei prototipi la lastra è stata fotoincisa chimicamente.
Processi di tranciatura meccanica sono invece introdotti nella fase di industrializzazione. Una serie di filtri colorati in policarbonato, infilati negli appositi alloggiamenti ai lati della lampadina, aprono infinite possibilità di variazione cromatica del corpo della lampada, pur conservando l'emissione di luce centrale bianca: i raggi di luce 'colorati' sono intercettati dalla superficie delle singole lamelle, senza colpire l'occhio dell'osservatore.
La struttura discontinua dell'apparecchio permette di variare la percezione del corpo luminoso in base al punto di vista dell'osservatore: l'apparecchio è trasparente, se visto di fronte, mentre appare come un corpo solido, se visto di fianco.