In tensione

Lampada a LED a sospensione in poliammide 3D printed

Le stampanti 3D non sono particolarmente nuove, esistono da circa 20 anni, ma sono state utilizzate principalmente da coloro che si occupano di design a scala industriale per fare prototipi in modo rapido ed economico prima di realizzare gli stampi.
Ma negli ultimi 2/3 anni tutto è cambiato per vari motivi, il costo delle stampanti è crollato,
è emerso il desiderio di prodotti più personali, non standard, che rispondono a esigenze individuali, e la scarsità di risorse ha modificato gli stili di acquisto verso sistemi che sono meno distruttivi di risorse scarse.
La tecnica additiva offre infatti molte semplificazioni e risparmi di materia con la riduzione dello scarto, non esiste un’ attrezzatura specifica come lo stampo che con la sua rigidità meccanica, il suo imprinting, impone un vincolo di serialità, che obbliga a economie di scala, cioè alla necessità di grandi numeri per recuperare i costi fissi.
Si riduce l’esigenza di produzione standardizzata, cioè possono nascere prodotti su misura, personalizzati.
Se spostiamo avanti le lancette di un paio di decenni rispetto alla stampa 3D di oggi vedremo macchine meno costose, veloci e silenziose con risoluzioni a livelli di nanometri, in grado di trasformare materiali diversi, dalla plastica alla pasta di legno e anche gli alimenti come ad esempio il cioccolato, capaci di stampare persino i circuiti elettronici all’interno dell’oggetto.
Le fabbriche avranno stampanti 3D a fianco di fresatrici, presse, fonderie e stampaggio a iniezione.
In vari ambiti industriali l’intersezione con queste tecniche è già avvenuta , ad esempio nell’industria aeronautica o nel ambito delle auto di formula 1 o in applcazioni medicali con parti realizzate sinterizzndo polveri di titanio .
Il mio interesse è di indagare la possibilità di utilizzo di queste tecniche anche nel campo della luce poiché la luce è in sé smaterializzata e a mio avviso anche la struttura che la sostiene dovrebbe essere leggera e lieve. In questo senso ho realizzato “in tensione” una lampada a sospensione a LED potenza 12 Watt con una struttura in poliammide sinterizzata.
La lampada può essere realizzata con lunghezze differenti, a seconda delle esigenze e anche con una doppia fonte luminosa, diretta e indiretta.
La lampada presentata in Triennale all’interno della mostra "Il design italiano oltre le crisi, autarchia, austerità, autoproduzione" è lunga 1400 x 480x 20 mm.
Pesa 1Kg